LOST IN TRANSLATION…..MX!!! #16

Scritto giovedì 19 Dicembre 2013 alle 00:10.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

 

Per quest’anno la rubrica è all’ultima apparizione, poi ci si rivede per il 2014, ma vi assicuro che anche questa è da leccarsi i baffi!!! Sedicesimo appuntamento sempre più succulento di argomenti, seguita dal nostro Luca, vi proponiamo di commentare insieme agli appassionati in questo periodo di bassa stagione!

Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!

http://forum.mxbars.net/viewtopic.php?f=18&t=69685

.NDT (Nota del traduttore): dovete lavorare, studiare… ma soprattutto allenarvi in moto, quindi non riuscite a leggere tutto quello che viene pubblicato in rete? O l’inglese non vi aiuta? Ecco un po’ di chicche e curiosità che potrebbero esservi sfuggite, pronte e “cucinate” per una veloce e agevole lettura!

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Infortuni in allenamento: “Cadono come le foglie”

Ne sa qualcosa il vostro traduttore, che si è rotto una settimana prima dell’inizio del suo campionato. Certo, il mondo del motocross non ne è rimasto sconvolto…!

Ecco, invece, voci sparse sui recenti infortuni dei big del Sx Usa.

Jason Thomas: “Gli infortuni fanno parte integrante del nostro sport. Sebbene tutti noi speriamo che non accadano, inevitabilmente succede e non sono mai una buona notizia. Io sono stato fortunato ad avere lunghi periodi senza infortuni, anche se ne ho avuto la mia parte. (…) Spingere al limite durante questo periodo della preparazione alla nuova stagione di gare è fondamentale per essere pronti. Qualcuno dice che non bisognerebbe prendere rischi durante gli allenamenti, ma è assolutamente necessario simulare le condizioni e il ritmo di gara, se vi proponete di riuscire a ripeterlo ogni sabato sera negli stadi”.

Dean Wilson: “Rischi di infortuni nelle gare pre-stagionali? (Monarch Moto Pro Super X Invitational a Milestone, vinta nella sua categoria da Wilson)? Non credo che sia un fattore decisivo. Non si può vivere con questo timore. Da quando ho cominciato ad allenarmi con Ryno (Ryan Hughes), lui mi ha aiutato a mettere il problema nella giusta prospettiva. Perché mai si dovrebbe guidare una moto, se si ha la paura di farsi male? Non puoi vivere in una bolla di cristallo; quel che deve succedere, succeda. Voglio mettermi alla prova e, naturalmente, non voglio farmi male, ma questo timore è ormai uscito dalla mia mente. Io do il massimo e questo è quello che conta. Non penso più alla possibilità di subire un infortunio”.

Roger De Coster: “Si stanno di nuovo infortunando tutti come succedeva qualche anno fa. I piloti cominciano a farsi male prima ancora che cominci il campionato. Credo che questa gente si faccia male perché siamo all’ultimo sprint prima dell’inizio della nuova stagione e spingono al massimo per migliorarsi. Non ho cercato un pilota in sostituzione di Marvin, perché è difficile. I piloti disponibili… la possibilità che siano da primi dieci è molto remota. Se conoscete qualcuno che può arrivare nei cinque, fatemelo sapere!”.

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Italiane all’estero: “Grazie Beta!”

In una stagione di EnduroCross GEICO che ha visto una sfida stellare tra i grandi nomi, Taddy Blazusiak e Mike Brown, è stato il pilota della Beta, Cody Webb, a conquistare più vittorie di tutti.

Sei un pilota ufficiale Beta, spiegaci i segreti e i retroscena di questa moto.

Cody Webb: “Sì, esiste una moto da fuoristrada che si chiama Beta! E quest’anno ha vinto tre gare di EnduroCross. Più di ogni altro pilota. Quindi la moto deve valere qualcosa, è giusto incuriosirsi. La gente mi guarda strano, osserva la mia moto chiedendosi che cosa sia. Pensano che è figa. Ed è molto esotica per loro. Quindi siamo qui, a competere nell’EnduroCross. Di sicuro è una disciplina che sta prendendo piede nel mondo del fuoristrada. Io vengo dal trial, ma penso di fare la mia parte allenandomi sulle piste da motocross per guadagnare in intensità e aggressività per essere all’altezza dei miei avversari con un background da motocrossisti”.

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Villopoto: “Kenny, Aldon ed io”

“C’era un posto libero, ne abbiamo parlato. Al punto in cui sono della mia carriera, avevo bisogno di un tipo che mi motivasse e che mi spingesse a migliorarmi veramente.

Sicuramente potrebbe rivelarsi un autogol, come dargli le chiavi del mio regno. Ma siamo amici e potrei dire che se non dovessi vincere io, sarebbe lui il pilota che desidererei veder vincere. È il suo primo anno in 450, quindi sarà un anno di apprendistato per lui, ci sono molte più gare di quanto non sia abituato. Gli darò molte dritte ma sono convinto, spero, che alla fine la sua presenza mi renderà migliore. È divertente averlo attorno. Al mio livello di carriera è ormai un lavoro di routine. Faccio quello che devo e poi vado a casa. L’ultima cosa che voglio è stare in sella più dello stretto necessario. E lui, invece, è là fuori a fare whips e a divertirsi in moto. Quindi è un bene averlo vicino: può farmi ritrovare un po’ di quel divertimento”.

Roger De Coster: “Ken è stato qui per il nostro photo shoot ed era già una persona diversa. Aveva una migliore attitudine al lavoro ed era concentrato sui test. È stato capace di fare test per un periodo di tempo più lungo, mantenendo sempre una buona attitudine. È stato confortante vedere questi progressi”.

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Che peccato!: “Speriamo nel back-up…”

Erin Bates appende le cuffie e il microfono al chiodo! Si ritira da inviata nel paddock del Supercross Usa. Erin ha ricoperto il ruolo per dieci anni ed era apprezzata nel paddock e ha fatto un buon lavoro per promuovere lo sport.

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Là e qua…: “È tutto più grande”

Stadi e piste piene e audience televisiva alle stelle. Il Monster Energy Supercross e il Lucas Oil Pro Motocross hanno visto in crescita tutti i numeri. Ora come ora sono il secondo sport motoristico in Usa, dopo la NASCAR.

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Rookie of 2014: “Chi debutta in 250SX?”

Oltre a Cooper e Cianciarulo, si affacciano per la prima volta al Supercross Pro due graduati da Loretta Lynn, il pilota della Geico Honda Matt Bisceglia e quello di Troy Lee Designs Honda Shane McElrath. Entrambi hanno già partecipato alle ultime tappe del campionato outdoor Lucas Oil Pro Motocross, nel quale McElrath ha collezionato 24 punti e Bisceglia 18, con miglior piazzamento un 15° a Lake Elsinore. Quasi ogni anno, poi, arriva un rookie dal Mondiale Motocross FIM. Quest’anno è il pilota della Red Bull KTM Dean Ferris. Mentre i suoi colleghi sono dei teenagers, l’australiano ha 23 anni e porta con se due anni di esperienza internazionale.

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Cancelli vuoti: “A Harry Everts non piacciono…”

Con 4 titoli mondiali a suo nome, Harry Everts è stato nominato Leggenda del Motocross agli ultimi FIM Awards a Montecarlo.

Harry Everts: “Penso che quest’anno ci siano state delle belle gare, abbiamo visto delle buone gare anche in MX2, ma io credo che dovremmo vedere più piloti schierati al cancelletto. Quando vedo in televisione solo 20 partenti, è un peccato. Non ha molta importanza per la competizione, perché la lotta è davanti, ma, per esempio, i piloti recuperano troppo in fretta dopo una caduta, e questo non è Motocross. Ricordo che in Francia Van Horebeek è caduto in partenza e dopo un giro era 9°, perché non c’erano molti piloti al via. Se il cancelletto fosse stato pieno, sarebbe stato fortunato a essere 30° dopo un giro!”.

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Contratti a termine. “Anche i manubri sono precari”

Il team JGR Toyota Yamaha ha annunciato l’ingaggio di Phil Nicoletti. Ma non nel modo che vi aspettereste. Phil ha ricevuto la garanzia di partecipare con il team a un totale di 6 gare (3 Sx e 3 Mx) come terzo pilota del team; ma è anche il designato alla sostituzione di uno dei due piloti ufficiali (Justin Brayton e Josh Grant) qualora si infortunassero nel corso della stagione.

È anche libero di accettare posti come sostituto di piloti infortunati presso altri team.

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Il futuro di Husqvarna: “Secondo il suo nuovo padrone”

Stefan Pierer è arrivato in KTM 20 anni fa, quando l’azienda era sull’orlo della bancarotta. Con mosse calcolate e attente, la leadership di Pierer ha cambiato la KTM da comparsa alla più potente casa motociclistica da corsa del mondo.

Stefan Pierer: “Husqvarna ha introdotto il nostro sport in America ed è considerata uno dei pionieri del motocross. Ha una lunga storia negli Stati Uniti e il marchio è riconosciuto ovunque nel mondo. È il secondo più vecchio marchio motociclistico. (…)

Dobbiamo avere contenuti del marchio separati da quelli KTM. KTM, se volete, è più ‘al limite’ e più ‘racing oriented’. Husqvarna verrà fuori nel tempo come più storica, più scandinava e un po’ più dolce. Il design, vedrete in futuro, sarà più morbido rispetto alle KTM. E si dedicherà anche alle moto tipo Supermoto per la strada. (…)

L’Italia come location industriale è una delle più difficili a causa delle loro leggi. L’Italia non è più competitiva. Prima di tutto devi pagare un sacco di soldi per acquisire un marchio e una fabbrica italiana. Poi devi sborsare un sacco di soldi per liberarti di quella azienda. Questa è la situazione che ho trovato quando abbiamo incontrato la BMW. (…)

Abbiamo tentato da 20 anni di costruire una pista da motocross di prova vicino allo stabilimento. È stato impossibile ed è incredibile quante argomentazioni sono state sollevate dai vicini. È triste, perché noi diamo lavoro a circa 3.000 persone della zona. Molti traggono beneficio dalla KTM, ma noi non siamo autorizzati ad avere una pista per i test. Questo significa dover fare estenuanti sessioni di prova in Italia e in Spagna”.

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Sx 2014: “Riscopriamo le semifinali”

Le batterie di qualificazione della 450SX 2014 porteranno i primi 4 alla Finale. Gli altri piloti finiranno nella Semifinale 1 (quelli arrivati in posizioni pari) e nella Semifinale 2 (quelli dispari). Ciascuna Semifinale qualificherà i primi 5 per la Finale. La LCQ farà passare altri 4 piloti, per un totale di 22 al cancelletto del Main event.

Jason Thomas: “La reintroduzione delle Semifinali costituisce una sorta di garanzia per l’ingresso al Main event. Finora, una caduta o un inconveniente meccanico mandava un top rider alla LCQ con una scelta di cancello svantaggiosa”.

Jason Weigandt: “Il nuovo formato dà ai team minori più possibilità di esposizione mediatica, può portare più sponsor e più piloti. Mi sembra buono”.

Steve Matthes: “Quando vennero tolte le semifinali, io ero d’accordo. ma con il tempo, team e piloti di secondo piano hanno perso molta visibilità”.

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Air shock: “Solo per Kenny, Ryan è ancora… shockato!”

Roger De Coster: “Penso che Roczen utilizzerà l’air shock. Abbiamo fatto molti test e sviluppo. Ryan non lo utilizzerà a inizio stagione, ma forse più avanti nel campionato. Ryan ha fatto molti progressi nella stagione di pausa. È più concentrato su se stesso e non sui piccoli dettagli come faceva in passato. Ha cambiato programma. Un cambiamento è che suo padre è tornato in Minnesota a occuparsi del suo lavoro. E ora il grande Ricky Carmichael si prende cura della manutenzione della moto d’allenamento di Ryan”.

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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