LOST IN TRANSLATION…..MX!!! 2014 #9

Scritto giovedì 10 Luglio 2014 alle 11:40.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

Il nostro Luca ci vizia è inutile, anche a sto giro ci riempie di chicche per l’estate, un pò pazza, mica male, per non smettere di pensare al nostro caro e amato sport!!! La rubrica più gustosa del momento continua ad oltranza anche questa settimana con chicche di ogni genere, mercati americani, europei molto gustosi, campionati motocross, supercross, piloti, situazioni e tanto altro per il 2014, sempre più succulenti gli argomenti, vi proponiamo di commentare insieme agli appassionati!

Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!

http://forum.mxbars.net/viewtopic.php?f=18&t=69685

Sfortunatamente sono di nuovo fermo per infortunio, quindi posso dedicare parte del mio tempo libero a tradurre per gli amici di MxBars qualche notizia o curiosità che potrebbe esservi sfuggita! Torna quindi la rubrica Lost in translation, in attesa di tornare in pista!

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MXdN: “America, se ci sarai… batti un colpo!”

Parlando dietro le quinte con qualche addetto ai lavori, sembrerebbe che non ci sia un grande entusiasmo affinché un team Usa vada in Lettonia per il Motocross delle Nazioni.

Ryan Villopoto e Justin Barcia sono out per infortunio, James Stewart ha qualche problema con la FIM (e il team manager Roger De Coster non è comunque un fan di JS7); alcune voci interne dicono che Dungey abbia informato De Coster che non vuole andare quest’anno, perché in quel periodo deve sposarsi. Quindi non c’è un gran desiderio da parte di tutti di andare a riprendersi il trofeo. Qualcuno (ma non De Coster) ne ha parlato con Trey Canard; si guarda, ovviamente, a Eli Tomac come uno sicuro e, per la 250, Blake Baggett o Jeremy Martin sarebbero le scelte logiche.

La decisione della Youthstream da qualche anno di anticipare la data, combinata con il prolungarsi del National, lascia poco tempo al team Usa per prepararsi. Ed è anche molto costoso andare. Con tutto il rispetto per i piloti citati, non si è sicuri di voler mandare un “team B”.

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Scambi tecnologici: “L’erba del vicino…”

Se sbirciate dietro la tabella portanumero della KTM del team Red Bull di Dungey, potrete vedere l’ammortizzatore di sterzo Honda.

Se sbirciate dietro i radiatori delle Suzuki del team RCH Racing Soaring Eagle noterete gli attacchi saldati sull’intelaiatura per montare la ventola di raffreddamento KTM.

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Il prezzo della gloria: “Baker a proposito di Roczen”

La consistenza, non la velocità pura fuori controllo, è la chiave del successo di Roczen. Ken usa traiettorie più fluide e tonde lungo la pista e cerca le linee più lisce. Per questo, ha un assetto della moto più morbido. In KTM dicono che questo stile di guida è figlio del background europeo di Roczen e da quello che racconta il suo trainer, Aldon Baker, sembra che sia proprio così.

“Penso che sia il frutto del modo europeo di gareggiare, dove le condizioni delle piste sono molto peggiori” afferma Baker. “Spesso è bagnato e scivoloso, là è difficile aggredire la pista. Così, in generale, per il modo in cui crescono i piloti, devono essere fluidi. Vengono qui e pensano: ‘la velocità è pazzesca, tutti vanno sempre al massimo dal via!’.”

Per molti, nel fare la transizione dall’Europa, è stato difficile trovare quell’aggressività in più, ma l’eccezionale talento di Roczen di velocità ne ha a volontà. Ha abbastanza velocità e capacità di adattamento per competere nella parte sprint della gara.

La mentalità del gas sempre a martello dei piloti Usa è più che uno stile di guida soltanto. I teenager più veloci hanno trascorso ogni minuto della propria vita ad allenarsi, correre, allenarsi… pensare ogni minuto solo al motocross. Sono stati ritirati da scuola e hanno vissuto tutto l’anno in centri di allenamento a provare ogni giorno più duramente.

In Europa è tutto meno frenetico. Sia il panorama amatoriale sia il Campionato mondiale hanno più respiro. Sono modi diversi di lavorare.

Sulla moto, Roczen ha evitato la tentazione di “martellare” di più ma ha, invece, raffinato il suo precedente stile. Combinato con il programma di allenamento di Baker, Roczen è in condizione fisica migliore di altri, ma guida anche in modo meno dispendioso.

“Se riesci ad adattarti allo stile che c’è qui, più aggressivo e più veloce, ma mantenendo il risparmio di forze, allora farai bene” ricorda Baker. “La ragione per cui Ken ha avuto un ottimo passaggio dal 250 al 450 è che non cerca di domare la bestia. Non guida come RV (ma noto come anche RV, rispetto a come aveva iniziato, ora guida in modo molto meno dispendioso di energie, usando di più le marce, ecc.). È una cosa che s’impara, specialmente qui da noi in Florida, dove non puoi guidare come un animale in queste condizioni climatiche. La sabbia e il caldo ti insegnano a dosare le forze”.

Molti si chiedevano come il tedesco, amante del divertimento, degli hamburger e dei dolci, se la sarebbe cavato nel programma di allenamento di Baker.

“È stato bravo. All’inizio l’ho dovuto riprendere un po’ di volte, ma è stato un grande cambiamento di stile di vita ed è giovane. Ci intendiamo bene e anche per me è stato un cambiamento lavorare con una squadra più giovane (Ken e Cianciarulo). A questi ragazzi piace divertirsi e questa è la chiave per la longevità della loro carriera. Mi sta bene. Anch’io talvolta mi diverto con loro, ma non devono perdere il rispetto: ci sono volte che li sbatto in trincea e forse mi odiano!”

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La creatività in pista: “Vuillemin su Roczen e Baker”

“Il modo in cui guida Roczen è molto diverso da Dungey e Tomac. Ken guida con molta creatività e gioca con la pista. Sfrutta una buca per saltare altre buche, usa tutta la pista per aprire il suo ingresso in curva, allargare l’arco e avere una maggiore velocità di percorrenza. Dugey ed Eli sono più quel genere di piloti che martellano sulla linea principale, che a questo livello, per me, non è la cosa più giusta da fare”.

Ma è Aldon Baker che fa i piloti o i piloti che fanno Aldon Baker?

“È uno molto esperto nel campo della preparazione atletica e sicuramente fa in modo che i suoi piloti si allenino, mangino, si riposino nel modo corretto. Ma vorrei vedere se riuscirebbe a prendere un Peick, un Noren o un Lamay e fargli vincere il campionato. Io nel 2002 ho corso contro il suo allievo migliore, Ricky Carmichael, e sono riuscito qualche volta a batterlo nel Sx. So, quindi, che un suo pilota si può anche battere, perché Aldon è esperto solo di preparazione fisica e non conosce la tecnica che serve per passare le whoops, fare una curva, una discesa con le buche, la scelta delle linee e tutto quello che riguarda il set-up della moto, la posizione di guida, dei piedi, del manubrio e così via. Qualche volta mi viene voglia di allenare un pilota di vertice, …poi mi ricordo che ho poca voglia di lavorare!”

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Marvin sulle spine…: “Dove nel 2015?”

Marvin Musquin: “Non ho ancora un contratto per il prossimo anno, ma di sicuro ho delle trattative in corso con KTM. Ho lavorato duro per fare bene con loro, ma finora le mie partenze non sono state buone. So che la mia velocità è adeguata e ora ho ottenuto un podio a Red Bud. Quindi sto parlando con il team per la prossima stagione, ma ancora non c’è niente di definito”.

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Piccoli campioni crescono: “KTM apre le porte ai giovani”

Dopo Davy Pootjes, Everts ha messo gli occhi sul campione EMX125 dello scorso anno, Pauls Jonass. I due sostituirebbero Tixier, in partenza per CLK Kawasaki.

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In attesa di Roczen: “Il giallo è in panne!”

Red Bud è in qualche modo la pista di casa per il team RCH Soaring Eagle Sukuzi. Infatti, Soaring Eagle è un Casinò del Michigan e lo sponsor del team si è presentato in forze per assistere alla gara. E il team RCH, in attesa di ricevere la tabella n. 1 da Roczen, ha sfoggiato i suoi piloti migliori! Ricky Carmichael ha girato in pista nel giorno riservato alla stampa e Carey Hart ha partecipato alla gara degli amatori, vincendo con una doppietta nella categoria over 30. Sfortunatamente, i piloti “veri” del team hanno avuto una giornataccia: Tedesco non ha potuto correre a causa della febbre e Peick ha picchiato duramente la testa nella prima manche e si è fermato per la giornata.

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Mercato del giovedì: “offerta di qualità!”

Come già anticipato, Paulin è in direzione rossa, la firma naturalmente a quanto dicono non c’è ancora, il suo compagno sembra essere Bobryshev venuto via con i saldi di luglio, mentre Nagl ha deciso di tornare dove stava un tempo, si parla di un contratto biennale in Husky, anche lui venuto via per i salti di fine stagione, dicono abbia scelto la sicurezza, infatti Honda ha dei grossi progetti per il futuro e fa contratti di solo un anno alla volta, salvo Paulin(in discussione), insomma, Nagl si sarebbe dovuto trovare un altro posto per il 2016, visto che si prospetta l’arrivo di un talentuoso pilota della MX2, il nome non ve lo facciamo, ma siamo sicuri ci arriviate!

Sempre per parlare di saldi, si dice di Rattray in un ritorno al verde con compagno un francese(leggete sopra), del Villopoto si possono fare delle supposizioni, come il fatto che sia monste energy, come l’opzione del suo contratto per il 2015, come quella del ritiro imbattuto, infatti in USA si mormora di un ritiro a causa di un Roczen sempre più forte e Villopoto lo sa, lo ha visto crescere e lo ha cresciuto, poi la decisione di venire in Europa nei GP è altrettanto difficile, sia di soldi che di campionato sconosciuto, in fine dovrebbe scontrarsi con un Cairoli imbattibile a casa sua…..staremo a vedere!

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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