LOST IN TRANSLATION…..MX!!! 2014 #12

Scritto giovedì 31 Luglio 2014 alle 00:10.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

Appassionati, tanto per cominciare vi auguriamo buone vacanze, visto che molti partiranno nel weekend o a breve, ma noi ci siamo sempre, non si molla e non si molla nemmeno con le chicche della rubrica più bella degli ultimi tempi, tante cose belle da leggere tutte d’un fiato da Luca, ovviamente anche Luca andrà in vacanza e quindi vedremo se riusciremo ad alimentarvi ancora così, nel caso ci rifaremo appena possibile!!!

Buona lettura!!!

Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!

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Sfortunatamente sono di nuovo fermo per infortunio, quindi posso dedicare parte del mio tempo libero a tradurre per gli amici di MxBars qualche notizia o curiosità che potrebbe esservi sfuggita! Torna quindi la rubrica Lost in translation, in attesa di tornare in pista!

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#100: “Il ritorno”

O lo ami o lo odi. Competitivo o clown. O lo rispetti o lo disprezzi. Talento brillante o sprecato. Si può dire tutto di lui, meno che non sia controverso. Josh Hansen ha un carattere che divide le opinioni. Cosa c’è nel cilindro del 30enne, figlio del campione Sx 1982 Donnie Hansen?

Josh Hansen: “Il mio obiettivo per il prossimo anno è di tornare a correre. Questa è ancora oggi la mia più grande motivazione. È passato qualche anno e desidero vivamente tornare in gara. È quello che ho fatto tutta la vita. Il freestyle? È solo la cigliegina sulla torta. È figo farlo, adoro fare qualunque cosa con la moto. Adesso il mio piano è di unire le competizioni con le attività nel freestyle e di video. Molti ne stanno parlando. Chi dice Hansen può farcela; chi Hansen parla a vanvera! Non mi interessa cosa pensa la gente, sinceramente questa volta, per la prima volta, lo faccio per me stesso. Non voglio arrivare e dire che vincerò. Voglio divertirmi e non avere problemi”.

Guiderai una 250 o una 450?

Josh Hansen: “Ho la facoltà di scegliere tra i due campionati, ma ancora non ho deciso quale. Aspetto di vedere chi sarà al mio fianco come sponsor, ecc., e cosa preferiscono. So che avrò l’aiuto di MotoSport. Sono molto eccitato di tornare e ci metto tutta l’energia. Voglio superare questo momento di rilassamento e tornare in forma. Sono passati due o tre anni e non è facile alzarsi dal divano!”.

Terrai il n. 100?

Josh Hansen: “Mi piacerebbe! Ma sono sicuro che mi faranno dei problemi. Mi dispiacerebbe vedere qualcun altro in pista con il ‘mio’ numero”.

E cosa mi dici della Monster Cup?

Josh Hansen: “Al momento il mio obiettivo è di essere pronto per la Monster Cup. L’ho seguita da spettatore per diversi anni, preferisco essere uno dei piloti che provano a vincere un po’ di soldi!”.

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Tutto fermo: “In attesa delle decisioni di Villo”

Villopoto è sempre più orientato a partire per l’Europa e, al momento, è anche uscito dal programma di Aldon Baker. Il quale, nel frattempo, è in trattative per allenare l’intero team Red Bull KTM. Ma ha dei dubbi: questo porrebbe fine alla sua partnership con Ken Roczen, che in RCH Soaring Eagle Suzuki diventerebbe un avversario diretto del suo team.

Un altro pilota il cui futuro è legato alle scelte di Villopoto è Brett Metcalfe. Il suo contratto come sostituto di RV in Kawasaki sta concludendosi, ma è il candidato numero uno per il posto, se RV non correrà più in America.

E potremo anche non vedere più Eli Tomac in rosso Geico Honda il prossimo anno. Ci sono voci che sia diretto a un altro team, forse Kawasaki se va via RV. Ma in Geico Honda sono sicuri che rimarrà con loro.

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Soccorso: “Baker corre ai ripari”

La conquista del titolo da parte di Ken Roczen è sotto attacco, con il pilota

tedesco che sembra subire una crisi in vista delle ultime gare della stagione. Finora, Roczen e Baker hanno svolto il lavoro assieme solamente nella base in Florida, ma, vista l’emergenza, il pilota ha voluto Baker al suo fianco nelle ultime tre gare della stagione. Abbiamo chiesto a Baker che cosa farà per mantenere il pilota concentrato sotto tanta pressione: ci ha risposto che a questo punto il mix di lavoro fisico e mentale necessario è un segreto professionale!

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MXGP: “Il nuovo Eldorado?”

Cosa ci si aspetta da Blake Baggett il prossimo anno? Sembra certo, dopo anni trascorsi assieme, un suo divorzio dal team Monster Energy Pro Circuit Kawasaki. E non ci sono voci di relazioni con altri team. Girano illazioni di offerte fatte a Blake per andare in Europa.

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Tassello dopo tassello: “Pirelli si fa strada”

Pirelli si sta facendo largo nel mondo del motocross a stelle e strisce. Ora è il fornitore ufficiale di pneumatici per JGRMX Toyota NFAB Yamaha, BTO Sports KTM and Discount Tire TwoTwo Motorsports. Con la storia della casa di pneumatici e lo staff di esperti tecnici, nessuno dubita della loro capacità di realizzare una gomma perfetta per il motocross.

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Che ne sarà di Pourcel?: “Futuro di nuovo incerto”

Si ha l’impressione che il team Valli Motorsports di Chad Lanza possa svanire nel 2015 e questo lascerebbe il loro unico pilota, Cristophe Pourcel, del tutto senza moto. Ecco cosa dice lo stesso pilota francese, partendo dalla sua uscita di scena nel Supercross nel 2011: “Non so perché sono stato lasciato da parte. Credo che la mia transizione alla 450 sia partita con il piede sbagliato. Nel 2010 ho aspettato un’offerta dalla Kawasaki, ma non è arrivato nulla. C’erano voci che io chiedessi troppi soldi e che rifiutassi le offerte che mi venivano fatte. Il mio obiettivo era di correre con la Kawasaki (avevo appena vinto due titoli Sx per loro e, in Europa, il Campionato mondiale MX2). Quindi, ovviamente, volevo rimanere con loro. Ho rifiutato altre offerte perché preferivo rimanere su una moto con cui mi sentivo a mio agio. Quando è iniziato il Campionato Sx del 2011, non avevo un manubrio. C’era stata una possibilità con Honda Geico, ma ho provato la moto e non mi era piaciuto il set-up. Le mie intenzioni, ora, sono di riprendere la mia carriera con il 450. Ho un contratto di un solo anno con Yamaha Valli e poi nulla per la prossima stagione. Ma il mio obiettivo è di avere successo nella classe 450”.

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Non sottovalutate il moschino: “1-1 per Marv Attack”

Vuillemin: “Ricordiamoci che Marvin è tornato in gara dopo 4 mesi da un’operazione al legamento crociato, 2 mesi prima di quanto consiglino i medici. Non ha cominciato la stagione al 100% della condizione. Date le circostanze, quello che ha fatto dall’inizio del campionato è straordinario. Ora, a 6 mesi

dall’intervento, dovrebbe ormai essere recuperato al 100%.

Marvin sceglie delle linee molto creative e fa dei gran sorpassi utilizzando tecnica e intelligenza. Non posso credere che i suoi avversari non gli copino le linee, dopo essere stati superati nelle due manche sempre negli stessi punti. Hanno continuato a seguire le loro traiettorie più lente”.

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Lommel local: “Lo scozzese sabbiaiolo”

Da ultimo a 6° nella prima manche, testimonianza dell’eccellente velocità di Shaun Simpson. L’attuale leader del Campionato britannico è consistente, affidabile, con la tendenza a regalare sorprese! Il suo team dovrebbe riconfermarlo senza indugi, ma anche qualche team ufficiale potrebbe prendere in considerazione l’investimento su un pilota che dal 2009 è stato regolarmente al cancelletto dei GP ed è un missile sulla sabbia. Lommel sarà una ghiotta occasione per Simpson di sferrare l’attacco alle squadre ufficiali con la sua moto, fondamentalmente privata. Per ora Shaun è 6° nella classifica del campionato mondiale.

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Rimani!: “O forse, no”

A Washougal Christian Craig si è schierato al via per la quarta gara dopo il suo ritiro a una “normale vita lavorativa”. Doveva essere l’ultima della sua estemporanea stagione, ma i suoi risultati (10° e 12° per un 10° assoluto di giornata) sono stati una bella impresa nella classe 450 e il team gli ha proposto di rimanere fino alla fine del Campionato. Poi, però, si sono resi conto che con il rientro dall’infortunio di Zach Osborne e il debutto di due rookies in arrivo da Loretta’s Lynn, non avevano un meccanico libero per lui!

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Maledetta molla: “Altro inciampo per PC”

Cosa è successo alla moto di Baggett a Millville?

Mitch Payton: “Abbiamo rotto la molla di una valvola. Un pezzo che non ci ha mai dato problemi in svariati anni. Un fottuto colpo di sfortuna. In questo caso non credo che abbiamo forzato troppo. Era un pezzo che usiamo da tanto tempo. Penso che sia stato un cedimento del tutto fortuito. Sarebbe potuto succedere senza conseguenze su una moto da allenamento, ma è successo in gara con conseguenze disastrose. All’inizio dell’anno avevamo avuto qualche problemino, ma ci abbiamo lavorato e li abbiamo sistemati. Succede tutti gli anni. L’evoluzione è continua e le corse non sono una scienza esatta. Ma non è mai successo che abbiamo preso un pezzo non sufficientemente testato e lo abbiamo montato su una moto da gara”.

Wilson se ne va in KTM alla fine dell’anno. Anche qualche altro tuo pilota potrebbe andarsene…

Mitch Payton: “Dean se ne va perché sale di cilindrata. Sono contento per lui perché avrà una buona moto ufficiale. Dean è stato assolutamente fantastico con noi. Se avessi un programma per la 450, probabilmente ci metterai Dean. Ne ho

anche parlato con la Kawasaki per cercare di tenerlo, ma si fa quello che si deve fare. Gli auguro buona fortuna, perché è un bravo ragazzo”.

C’è rispetto fra i team quando si tratta di spostamenti di piloti?

Mitch Payton: “Dubito. Da quello che ho visto, non credo. Vivono così, o, almeno, è così che fanno gli affari. Io sono a mio agio. Io penso di essermi sempre comportato bene. Ho fatto buoni affari ma ho sempre trattato bene i nostri ragazzi. Non se ne sono mai andati dicendo che gli dovevamo dei soldi o altro. Abbiamo sempre fatto del nostro meglio per loro e penso che sia importante”.

A proposito del MXdN, hai avuto notizie di come sarà l’impegno Usa?

Mitch Payton: “Non ho ancora sentito nulla, ma è meglio che si sbrighino (l’annuncio è atteso a Unadilla). Per un po’ di tempo sembrava che Dungey avesse rinunciato. Ora sento che Dungey voglia andare. Ovviamente, se si guarda ai risultati, ci sono Tomac, Canard, Martin. E nel cesto devi mettere anche Baggett, Webb”.

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Jeremy Martin: “Carmichael ed io”

“Tramite il mio coach Dylan Turner sono stato messo in contatto con Jeannie Carmichael, la madre di Ricky. Così ho cominciato ad allenarmi al Carmichael Ranch. Sono entrato così. Poi, due anni fa, nelle gare di qualificazione regionali per le finali amateurs di Loretta’s Lynn, ho battuto Ricky nella classe Pro Sport. Quando ho saputo che a Loretta’s Lynn lui non avrebbe più gareggiato nella mia stessa classe, ma in quelle divise per età, l’ho tormentato per due settimane: ‘Hai paura a correre contro di me… ecc., ecc.’. Lui rispondeva che non aveva voglia di lavorare, ma che se si fosse allenato duramente per due settimane mi avrebbe battuto! Ma ora no, non lo dice più!”.

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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