LOST IN TRANSLATION…..MX!!! 2014 #15

Scritto giovedì 18 Settembre 2014 alle 09:57.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

Le chicche della rubrica più bella degli ultimi tempi è qui anche questa settimana, tante cose belle da leggere tutte d’un fiato, ovviamente anche Luca è risalito in moto e sarà al raduno di MxBars!!!

Buona lettura!!!

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Max Nagl: “Sono fisicamente fragile!”

Negli anni hai deluso i fans perché hai alternato prestazioni stellari ad altre opache, spesso a causa di infortuni che sembrano costellare la tua strada.

Max Nagl: “È frustrante, ma alla fine c’è poco che io possa fare. Guarda ora, mi sentivo così bene in Brasile e proprio in forma, ma poi questo weekend in Messico sono stato male di nuovo e senza motivo! Non il cibo, ho sempre tenuto spenta l’aria condizionata… ma in qualche modo mi sono beccato un’infezione all’orecchio. Non so se sia sfortuna o una debolezza del mio fisico, perché io faccio di tutto per rimanere sano e in forma. Questa storia va avanti da qualche anno, cerco di superare indenne l’inverno e la mia preparazione è sempre buona, ma poi succede sempre qualcosa che si mette di traverso sulla mia strada. Mi sembra di non poterci fare nulla. Devi essere consistente. Questa è la chiave e se vedi Tony Cairoli, lui c’è sempre, non lo trovi mai ammalato o fuori uso”.

A dicembre diventerai padre di un bambino. Cosa cambierà? Non ci sono molti altri piloti nel paddock che sono anche genitori. Credo solo 3, infatti.

“Sarà un cambiamento positivo. Ho parlato con ex piloti che sono diventati padri durante la loro carriera e mi hanno raccontato di come sia stato meraviglioso e di come questo non li abbia rallentati affatto. Immagino che il cambiamento maggiore sarà nell’avere anche altre cose da fare e non pensare solo e sempre all’allenamento. Mi sto preparando, ora sono più maturo e, sebbene non sia ancora il momento di fermarsi, comincio a guardare anche ad altri aspetti della vita. Sarà il prossimo passo. Credo che avere un bambino mi aiuterà a essere più rilassato, perché in alcuni momenti non faccio altro che spingere e spingere per questo sport”.

Non puoi ancora parlare del 2015, ma è sicuro che lascerai il tuo team attuale. Come vedi la tua esperienza in HRC?

“I due anni con Honda e, quest’anno, con HRC sono stati particolarmente piacevoli. Ho imparato molto in questi due anni lavorando con i giapponesi e con il loro modo di fare sviluppo e test ma, se devo essere sincero, mi aspettavo un po’ di più da Honda HRC e dalla moto. È piuttosto impegnativo per loro migliorare la moto e, forse, le mie aspettative erano troppo alte; ecco perché qualche volta non mi sentivo al 100% a mio agio. Certo, loro hanno lavorato veramente duro e hanno fatto un buon lavoro, ma ci vuole più tempo. Se confrontate la Honda di adesso con quella su cui sono salito la prima volta, ci sono stati grandi cambiamenti e, di sicuro, in meglio. Ma ci vuole tempo”.

Sei stato in KTM e HRC. Qual è la differenza nel lavorare con queste due diverse culture?

“Con i giapponesi ci sono molte più cose da testare e hai più scelta. Per esempio, in KTM avevamo un solo tipo di pedane e andavano bene. I giapponesi te ne danno 5 da provare e scegliere. C’è più lavoro da fare a inizio stagione”.

Nella MXGP Cairoli è ancora il riferimento della classe. Sei stato suo compagno di team. Il segreto per batterlo è la consistenza?

“Batterlo in una singola gara è possibile. Non è così speciale da essere molto più veloce di noi. Ma è così consistente e rimane fuori dai guai. È la sua forza maggiore o dove ha fortuna. Guadagna così tanti punti quando i suoi avversari principali, come Desalle, Paulin, Strijbos (o io stesso), hanno dei momenti negativi e, talvolta, saltano una gara durante la stagione. Una scivolata, e lui se ne va irraggiungibile a conquistare il campionato”.

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Jeffrey Herlings: “Il mio piano era questo”

“Il mio obiettivo era di indebolirlo psicologicamente. Nessuno sapeva come avrei guidato e se avrei avuto dolore. Ovviamente lui sabato è andato molto forte, ma non poteva immaginare cosa avrei fatto io. Io sapevo che averi sofferto per il dolore, ma lui non poteva saperlo. Speravo che nella prima manche lui avrebbe avuto un calo e che sarebbe finito attorno al 5°, ma invece non ha fatto una piega ed ha vinto. Da quando mi sono infortunato, Jordi ha imparato molto e non è crollato sotto la pressione. Non è andata come speravo!”.

“Sento di aver fallito il mio obiettivo, specialmente per il team. Ero il numero uno e con tutto il clamore ‘Herlings è il miglior pilota MX2 del pianeta, blah, blah…’. Ma non ho portato a casa il campionato. Sono fissato con i record, quindi mi pesa aver perso questo campionato per soli 4 punti”.

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Reed e Thomas: “Ospiti di Vale”

I due piloti-amici, Chad Reed e Jason Thomas, sono già in Europa in vista del MXdN e sono stati a Misano, ospiti di Valentino Rossi al Gran Premio di casa.

“Stiamo per andare al Ranch di Valentino per guidare assieme ad altri talenti come Rossi, Marquez, Bradley Smith e Jack Miller. Un giorno speciale nella nostra vita, non stiamo più nella pelle!”.

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Barcia: “Pronto per lo show con O’Show!”

Justin Barcia ha annunciato che si allenerà con Johnny O’Mara. “Sono contento di come procede la guarigione e la riabilitazione. Punto molto a tornare ad allenarmi in vista del prossimo campionato Monster Energy Supercross. Credo che Johnny possa aiutarmi a raggiungere il livello di cui ho bisogno nel 2015”. O’Mara ha allenato campioni quali Ricky Carmichael, James Stewart e Ryan Dungey.

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Villopoto e i GP: “Settimana decisiva?”

Sembrerebbe questa (l’ennesima) settimana decisiva per la vicenda Villopoto. Gira voce infatti che, di ritorno dal Messico, i principali personaggi coinvolti nella vicenda facciano tappa in California per incontrare Villopoto e i suoi rappresentanti.

Davey Coombs: “Villopoto cerca di essere il primo americano dopo Bobby Moore nel 1994 a portare a casa un titolo mondiale. Avendo assistito a 6-7 MXdN e a 4-5 GP negli ultimi anni, vi posso testimoniare la velocità e le capacità del Campione del Mondo Tony Cairoli. È un pilota eccezionale in qualunque situazione e se chiunque stia leggendo queste righe pensa che sarà una passeggiata per Ryan Villopoto, farebbe bene a ricredersi. Senza menzionare il fatto che Clement Desalle è venuto qui da noi, senza preparazione specifica, ed è arrivato tra i primi. Non vedo l’ora di assistere alla battaglia del prossimo anno!”.

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Dungey: “Pronti a vincere il MXdN”

“Finita la stagione, mi sto preparando per il MXdN. Gli ultimi due anni non sono stati ideali. Abbiamo fatto risultati di rispetto, terzi nella sabbia di Lommel e lo scorso anno abbiamo avuto molti problemi. Ma credo che quest’anno abbiamo buone possibilità e faremo del nostro meglio. Non vogliamo tornare se non con il primo posto, ma bisogna mettere da parte le aspettative e prendere ciascuna manche come viene. Speriamo che quest’anno possiamo tornare al posto che ci spetta. Le tensioni politiche nella regione Baltica preoccupano molti, ma da quello che ho saputo da Roger De Coster, tutto dovrebbe andar bene e io mi fido di quello che dice un europeo.

Il prossimo anno KTM farà debuttare un modello completamente nuovo, una 450 SX-F Factory Edition 2016. Molto diversa e migliorata rispetto al modello 2015 con cui abbiamo corso quest’anno. KTM ha già cominciato i test con Andrew Short. I test veri del team ufficiale sul modello 2016 cominceranno dopo la Monster Cup. È una moto tutta nuova, telaio e tutto, sono molto eccitato”.

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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