LOST IN TRANSLATION…..MX!!! 2014 #19

Scritto mercoledì 29 Ottobre 2014 alle 13:41.

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Lost in translation….MX!!!

Articolo by Luca Serafini

Eccone un altra, una delle ultime….(credo per un discorso gare)…delle chicche della rubrica più bella degli ultimi tempi, tante cose belle da leggere tutte d’un fiato!!!

Buona lettura!!!

Quindi, buona lettura e CLICCATE il link per commentare!

http://forum.mxbars.net/viewtopic.php?f=18&t=69685

Non ci sono più le mezze stagioni… o, meglio, le stagioni morte. Sono finiti i campionati MXGP e AMA, ma non ci si può dedicare alla moutainbike e presciistica, perché ecco una dietro l’altra MXdN, Straight Rhythm, Monster Cup, Bercy-Lille, Genova…! E noi in giro per Internet a caccia di commenti; intelligenti, curiosi, ma anche stupidi, perché no?

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Giustizia lenta: “Anche per il più veloce!”

Nessuna nuova notizia, buona o cattiva, dal fronte FIM Vs Stewart. La scorsa settimana c’è stata l’audizione di Stewart, ma non è stata comunicata nessuna decisione. Secondo un funzionario dell’AMA, queste audizioni non comportano una decisione immediata. In altre parole, la giuria sta ancora decidendo se l’Esenzione Terapeutica (TUE) ottenuta da Stewart possa essere ritenuta retroattivamente valida anche per il test dello scorso aprile.

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Orgoglio gallico: “Il supercross”

Xavier Audouard, direttore sportivo del Supercross di Paris-Lille: “Il motocross in Francia possiede una filiera e un’organizzazione che marcia bene, dalla base al vertice! Al centro di questo sistema, il Supercross è un fattore incontestabile e al suo cuore c’è Bercy. I fatti parlano chiaro: prima di Bercy e dell’arrivo, nel 1984, del supercross in Francia, c’erano stati zero Campioni del mondo francesi mentre dopo una dozzina! I piloti francesi si sono aperti alla cultura del Sx, quella che ha permesso agli americani di dominare al Nazioni. Anche se oggi i piloti dei GP hanno globalmente assimilato la tecnica di guida moderna, solo i piloti francesi sono pronti ad allinearsi alla partenza di un Supercross Usa.

Le incognite della selezione dei piloti e la difficoltà tecnica del percorso di gara fanno sì che quest’anno il Supercross di Paris-Lille si giocherà esclusivamente fra Francia e Usa”.

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Questioni di stile: “Made in Italy e altro…”

1. Balke Baggett. Uscito dal team Pro Circuit e dal conseguente accoppiamento con abbigliamento e caschi Thor, Baggett, ora alla Yoshimura Suzuki, è libero di sottoscrivere i contratti di sponsorizzazione personali per l’abbigliamento e i caschi. Nessuna sorpresa per l’abbigliamento, accaparrato da O’Neal, ma che novità per i caschi, con Baggett che ha firmato per indossare gli Just 1. Mai sentiti in Usa? Perché i caschi italiani non sono ancora importati negli States. Ancora…

2. Ken Roczen: “Dopo quattro anni penso di aver scelto di andare in RCH Suzuki perché l’immagine del team è superfiga. Li ho scelti perché mi piace il loro stile e penso che sia molto adatto a me.

Fox è il marchio che mi piace di più. Credo che tutti nell’industria motociclistica concordino che sia il marchio di abbigliamento più geniale”.

3. Dopo essere stata per alcuni anni lontana dalle competizioni, Arai Helmets torna alla grande per il 2015. Il suo programma di supporto ruota attorno al nuovo modello VX-Pro4 e al pilota Justin Barcia, che Arai è riuscita a soffiare al suo concorrente, Shoei Helmets.

4. Partito Villopoto, Monster Energy ha nominato Justin Barcia suo pilota di punta per il Supercross. A Las Vegas, il pilota del team JGRMX Toyota NFAB Yamaha era letteralmente “coperto” di loghi Monster, cosa che avrà fatto piacere al gigante CocaCola, che possiede il 16% di Monster ed è uno degli sponsor del team JGR.

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Nella vecchia fattoria…: “Ora c’è Aldon Baker”

Ora hai una nuova struttura vicino a Orlando, dove aveva la sua proprietà Villopoto.

Aldon Baker: “Ho fatto una società con Jason Baker di dream Traxx, che è straordinario, il miglior costruttore di piste nel mercato. È una struttura enorme, stiamo sviluppando 90 acri vicino alla vecchia casa di Villopoto a Groveland.

Per ora sarà aperta solo ai miei ragazzi e, in seguito, penso di renderla un posto dove anche i migliori amateurs possano allenarsi. Ho imparato molto con il passaggio di Adam Cianciarulo da amateur a pro e posso prendere dei giovani e trasformarli in professionisti; e poi dei debuttanti professionisti e condurli a diventare degli esperti. Con questa struttura posso farlo. Ho il terreno necessario per costruire piste da supercross di livello differente, su cui gli amateurs possano imparare e migliorare le proprie capacità.

Questa area della Florida centrale sta diventando la mecca del motocross. Oltre al nostro terreno, Dungey, Reed e Honda Geico hanno acquistato il resto della vecchia proprietà di Villopoto. Anche Blake Baggett ha acquistato un terreno non lontano dal mio”.

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Il balletto delle sospensioni: “L’erba del vicino…”

Kawasaki KRT: Rattray ha provato con le Showa; Villopoto testerà le Showa, ma ha detto di voler provare anche le Kayaba e, con i regolamenti tecnici del Mondiale, vuole anche testare tutte le possibilità di telaio e forcellone, che non sono vincolati come in America.

Honda: Canard rimarrà con Kayaba nel 2015, ma Cole Seely preferisce le Showa, quindi il team Honda avrà due moto con sospensioni diverse.

Geico Honda: Non è un segreto che Eli Tomac sia sempre alla ricerca dell’assetto migliore e il suo passaggio a Kayaba a Las Vegas è uno dei vari assetti che ha provato nel 2014. Da quanto si apprende, aspettatevi di vederlo con KYB nel 2015.

KTM: La BTO Sports KTM di Andrew Short a Las Vegas montava una forcella WP ad aria. Questo esemplare di forcella è l’unico esistente e una squadra di tecnici WP ha lavorato a stretto contatto con Short per assicurarsi che tutto funzionasse a dovere. Poiché la moto ha anche il noto ammortizzatore ad aria, la KTM 450 SX-F è la prima moto completamente sospesa ad aria a gareggiare in America negli ultimi trent’anni.

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Gemelli diversi: “Bianco-giallo-arancio…”

Il presidente di KTM Nord America Jon Erik Burleson è responsabile delle corse sia per KTM sia per Husqvarna: alla Monster Cup ha diviso il suo tempo tra i box di Red Bull KTM, di BTO Sports KTM e di Rockstar Energy Racing Husqvarna. Abbiamo notato che Burleson si cambiava la camicia quando andava da KTM a Husqvarna…

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In viaggio premio: “L’America di Dylan”

Alla Monster Cup, Dylan Ferrandis ha sorpreso tutti qualificandosi 6° provenendo dal gruppo B. È andato più forte di gente come Millsaps, Tomac, Dungey e il suo eroe di quando era bambino, Chad Reed.

Dylan Ferrandis: “Dopo l’ultima manche al Nazioni, il mio team manager è venuto da me e mi ha detto che mi regalava il viaggio alla Monster Cup! Per me, guidare la moto è la mia vita e mi diverto veramente tanto. Non sono venuto per vincere, ma per il divertimento, per essere per la prima volta in America e per imparare. Questo è quello che ho fatto e sono contento di come è andata. È stata una serata affascinante. Era la mia prima volta negli Usa, la prima esperienza in 450 e la prima volta che entravo in una pista di Supercross così grande. È stato veramente figo. La pista era bella, ma c’era una sezione troppo pericolosa per me, era veramente difficile fare la sezione ritmica triplo, triplo, triplo. Io non ce la facevo, quindi penso di aver perso molto tempo lì. Ma è stata una sorpresa ottenere il 6° tempo! Credo di aver recuperato in curva e in altre sezioni guidate.

Nel 2105 parteciperò al campionato MX2. Il mio obiettivo è di diventare Campione del Mondo. Dopo, ho un contratto di quattro anni con Kawasaki. Se vinco, nel 2016 andrò direttamente in America con Pro Circuit. È una grande opportunità.

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Riflessioni su Vegas 1: “Senza il gatto, i topi…”

Quanto vale un buon risultato alla MEC, senza Villopoto, Stewart e Roczen?

Jason Weigandt: “È importante, specialmente per chi ha fatto bene. Per Millsaps, ovviamente, c’era il ritorno da una lunga assenza. È stato nervoso tutto il giorno perché doveva provare a se stesso di avere ancora il ‘quid’, oltre ad aver cambiato moto e squadra. Ha guidato bene e, superato questo scoglio, il 2015 sarà più facile per lui. Canard e il suo team hanno svoltato tecnicamente verso fine Campionato outdoor e questa era una chance per vedere se i cambiamenti fatti vanno bene per il Supercross. Non ha vinto, ma ha verificato che si sono mossi nella direzione giusta.

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Riflessioni su Vegas 2: “Cambi di casacca”

Abbiamo visto un numero maggiore del solito di piloti importanti cambiare team e moto. Farà la differenza?

Jason Weigandt: “Non la grande differenza che questi piloti e team sperano”.

Chase Stallo: “Ogni pilota che cambia team esagera nel lodare i nuovi colori: ‘Io (mettere un nome qualunque) adoro la (mettere una moto qualunque) perché si adatta perfettamente al mio stile!’. E va bene che lo facciano, sono ingaggiati per questo. Ma aspettiamo il prossimo aprile per vedere dove si piazza ciascuno. L’erba del vicino è sempre più verde fino a che non vedi la bandiera a scacchi!”

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Ci vediamo al prossimo appuntamento con altre chicche sfuggite………..!!! :-D

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