Dirt Shark- Ryan Villopoto Vs. The World

Scritto mercoledì 21 Gennaio 2015 alle 21:56.

Dirt Shark- Ryan Villopoto Vs. The World

Manca poco più di un mese alla prima del Mondiale Motocross 2015, Cairoli oggi è uscito con le foto del Team e Villopoto ora con questo video che lo ritrae mentre si allena costantemente nella pista di Glen Helen, a quanto dice a fine mese verrà in Europa e allenarsi anche sui tracciati dove disputerà le gare, ovviamente tutto quello che si vede nel web è semplicemente pura propaganda e il vero valore di Villopoto lo vedremo alle gare che contano, così come il vero valore del nostro Antonio Cairoli!!!

Quindi, buona visione e iniziate a contare….noi non vediamo l’ora del 28 Febbraio 2015!!!

Traduzione Francesco Scaccianoce

Allora RV, sei contento della tua decisione di ritirarti dal Supercross e di impegnarti nella serie del Mondiale MXGP?
Sì, sai quando sono andato ad Anaheim 1 mi sono presentato tardi, intorno alle 2:30, tardi per un pilota. Ho dovuto guardare lo show serale e non sapevo bene come mi sarei sentito, sai, con le mie emozioni vedendo lo svolgersi della gara e in generale vedendo tutto quanto accadere di fronte a me. Ho preso la decisione giusta per me stesso.

Quindi, perché hai deciso di ritirarti dal Supercross?
Sai, per essere onesto, è stato per il calendario, per come sono organizzate le cose qui negli States con il Supercross e il Motocross e il fatto che ci siano due entità separate che regolano questi due. Sai, come pilota, come meccanico, come persona all’interno del team eri intrappolato nel dover correre entrambe le serie, saltando da Outdoor a Supercross e da Supercross a Outdoor ed eravamo in questo effetto “vortice”. E per me, sai, fare di nuovo queste due cose… non stavo mirando a quello. Ho ottenuto molto più di quello che pensavo di poter vincere in questo sport quindi stavo cercando qualcosa di diverso oppure ero sereno nel cambiare vita.

Cosa ti ha attratto nel correre le gare della MXGP?
Sai credo che sia una grande impresa spostarsi in Europa e, di fatto, ricominciare da capo, con il team che deve imparare a conoscermi, io che devo conoscere la squadra.

Compara quelle statunitensi alle gare europee.

Ad essere onesto non è neanche lontanamente lo stesso. È così diverso, le persone sono diverse, i tifosi sono folli, c’è un atmosfera molto più rilassata alle gare, sai, è buono per me perché stavo cercando qualcosa di diverso.

Senti di aver fatto la scelta giusta?
Ero sereno nel prendere una decisione e ritirarmi, suppongo, un anno prima. Al livello in cui noi lo facciamo, l’unica cosa che puoi chiedere è quella di non farti male quindi, sai, per me la miglior decisione era andare oltre, cambiare, oppure trovare qualcos’altro da fare nella vita. Molti dicono che ci sia qualche persona che crede che io abbia molto da perdere quando vado laggiù: si e no, sai, se io finisco per perdere, penso che queste sono le carte che avevo in mano.
Non puoi necessariamente dire che gli europei sono migliori perché ho già affrontato questo in precedenza, non è realmente comparabile, l’unico modo che abbiamo per comparare i due mondi sarebbe se loro facessero sia Motocross che Supercross. Ma penso che sarò in grado, adesso, di fare la comparazione più fedele che tutti abbiano mai visto o che hanno visto in veramente tanto tempo.

Quale pensi che sarà il tuo più grande avversario gareggiando laggiù?
È ancora un po’ ignoto adesso come adesso, ma certamente al primo posto devi mettere Antonio (Cairoli ndr), è lui quel ragazzo.

Quanto è importante per te rappresentare il tuo paese e l’America?
Io andrò laggiù e farò del mio meglio sperando di tornare con il titolo di Campione del Mondo, questo è il mio obiettivo.

Il programma di gara che ti aspetta in Europa, rispetto a quello degli Stati Uniti: spiega il programma di gara, un tipico weekend laggiù.
Beh, è tipo vecchia scuola, è il vecchio stile delle gare americane, sabato e domenica. Quindi ti presenti, fai le tue qualifiche il sabato – penso che siano due qualifiche da trenta minuti – e penso che il tempo fatto nella seconda serva per la scelta del cancelletto per, tipo, la gara di 20 min che c’è a fine giornata il sabato. Questa è quella che realmente serve per la scelta del cancelletto per la prima manche, credo. Sai, è un sistema a punti, credo che sia lo stesso usato qui: 25, 23, 22, 20 e poi a scendere.

Penso che ora che stai correndo il Mondiale molti più americani lo seguiranno e penso che tu arriverai ad avere molti più tifosi di quelli che hai avuto in America.
Io penso di essermi imbattuto in molti tifosi diversi, sin da quando correvo il Supercross. Ci sono i tifosi di Dungey, quelli di Roczen, quelli di Chad e così via: tutti questi diversi piloti che hanno i tifosi che parteggiano per il loro pilota. Ora non gareggio contro questi ragazzi, sai, sto gareggiando contro tutti gli europei e ragazzi che loro non hanno mai visto correre gli uni contro gli altri, a parte che per un affare di un giorno al Motocross delle Nazioni, quindi penso che tutti i tifosi di qui, che mi hanno visto correre il Supercross e il Motocross sanno chi sono, sanno quello che ho fatto e ora mi seguiranno laggiù.
Penso che sarà bello per loro e per tutti quelli coinvolti. Il 28 Febbraio c’è il Qatar e questo è il calcio di inizio per la nostra serie, i GP. Quindi, quando parleremo la prossima volta, quando voi ragazzi mi vedrete la prossima volta – anche se per la maggior parte io vi vedrò durante l’anno laggiù – alla fine, si spera, porteremo indietro qualcosa di bello.

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RV Speaks about retiring Supercross and his commitment to race the 2015 World MXGP Series.

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