Valentin Guillod – Interview

Scritto martedì 10 Novembre 2015 alle 21:17.

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Abbiamo voluto chiedere al diretto interessato cosa e’ realmente successo con il suo team, cosa pensa dei nuovi cambiamenti del campionato e che programmi ha per il futuro.

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Traduzione:

Pronto?

Si. Forza Vale! Dai Vale! (era la sera prima della gran finale di Moto GP)

Sappiamo del divorzio con il tuo team. Abbiamo letto le parole di Tim Mathys che sosteneva che avevate opinioni differenti sul tuo allenamento invernale. Ci puoi spiegare un po’ meglio cosa e’ successo?

E’ molto semplice. A Lommel ho firmato il contratto con il Team Standing Construct. Sul contratto c’era scritto che non potevo allenarmi come volevo e dovevo vestire la divisa del team. A fine stagione ho espresso le mie idee e il mio piano di correre tre gare di Supercross, Genova, Bercy Lille e Ginevra e poi fare una pausa fino al primo di Gennaio. Il team ha risposto dicendo che non era possibile perché avevano già organizzato tutto con un preparatore atletico. Dovevo trasferirmi in Belgio e Yves Demaria non sarebbe stato più mio il mio trainer e mi avrebbe solo seguito qualche volta negli allenamenti in moto. Gli ho detto che quando avevo firmato con loro le cose non stavano così ed una volta che firmo un nuovo contratto, non posso poi cambiare le regole. Poi ho ricevuto una risposta via email non tanto bella dove alle fine dicevano che le cose stavano così potevamo stringerci le mani e mi auguravano buona fortuna. Così gli ho risposto che potevamo stringerci la mano ringraziandoli. Questa e’ la storia. Hanno cambiato un po’ le regole volendo che mi trasferissi in Belgio.

 

Sappiamo che sei sotto contratto con Yamaha Europa. Ci sono delle possibilità di vederti correre in MXGP magari con il Team Rinaldi?

Non posso dirlo adesso. L’unica cosa che posso dire e’ che se correvo per Standing Construct con un motore Factory, continuerò ad avere un motore Factory ma non so ancora in quale team. Sto parlando con Yamaha e mi stanno aiutando con un gran supporto. Voglio veramente ringraziarli perché e’ un’ azienda fantastica con brave persone.

 

Adesso correrai queste tre gare di Supercross in Europa. E’ una conseguenza alla tua separazione con il team che non voleva farti correre altre gare al di fuori del Mondiale?

Il team non voleva che corressi in Supercross ma ormai avevo già firmato con il promoter dei tre Supercross già in Luglio. Volevo venire qui a correre. Questa e’ stata una delle ragioni per la quale ci siamo stretti le mani. Sono stato molto impegnato prima di venire qui perché non avevo più niente. Ieri sono stato da Blackbird a ritirare gli adesivi per la moto. Voglio ringraziarli perché sono riusciti a fare tutto all’ultimo minuto. Voglio ringraziare anche i ragazzi di Alpinestars mi hanno vestito. Grazie a tutti per il supporto.

 

Anche se sembra che ti piace molto il Supercross, hai dichiarato che non vuoi andare a provarlo in America. Perché?

Mi piace il Supercross. Amo guardare le gare di Supercross americano ma sono un ragazzo europeo e questo e’ il terzo anno che costruisco qualcosa con Yves Demaria. Mi ha accolto quando non ero un buon pilota e alla fine sono diventato campione europeo e ho vinto alcuni GP. Sono contento di lavorare con lui e voglio continuare con lui perché mi conosce bene e sa come allenarmi.

 

L’anno prossimo correrai sempre di più su piste artificiali come Qatar, Malesia, Assen e America. Cosa ne pensi? Comparate alle piste tradizionali sono meglio per i fan e per lo spettacolo?

Ad essere onesto, penso che quando andiamo in piste come Glen Helen, Arco di Trento, Maggiora o in Francia a Saint Jean d’ Angely penso che per i piloti, per e per il pubblico sia molto più bello. Ci sono molte salite e grossi salti in discesa. Penso che questo sia il vero Motocross. Adesso quello che stanno cercando di fare e’ di rendere belle le infrastrutture per attirare e portare gli sponsor. Per esempio hai dei bei parcheggi dove se piove non c’e’ il fango, tutto questo potrebbe attirare nuovi sponsor e così più soldi. Per questo motivo penso che dobbiamo fare dei GP come questi.

 

Quest’anno ci sono stati molti piloti infortunati in entrambe le classi. Pensi che questo sia dovuto al livello sempre più alto o che le piste hanno dei limiti?

Penso che il livello stia crescendo sempre di più e noi piloti andiamo sempre più veloce. Se predo l’esempio di Villopoto, si e’ infortunato come un amatore. Mi dispiace dirlo ma e’ andata così. Il suo infortunio non e’ stato causato dalla pista. Credo che ormai stiamo andando tutti talmente forte alzando il livello che siamo tutti al limite. Se in quel momento non sei a posto fisicamente e non sei più concentrato, cadi e ti infortuni. Non penso che sia una cosa che dipende dalle piste perché siamo abituati a correre su buche e canali.

 

Buona fortuna per il prossimo anno!

Grazie.

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For Valentin Guillod the Genoa event (Italy) was the first round of his ‘Supercross Tour’, which will continue this weekend in Lille, and will end early in December in Geneva for his ‘home race’. In Italy he scored a great podium in the Super Final!

Despite some troubles in the past weeks, Valentin was calm and confident coming to this first Supercross race since a while. For his second race on a 450 he posted some good lap times in the practice sessions, with a sixth position overall against some rivals much more familiar with Supercross. Two 450 finals were at the program of the night, and the first ten classified riders qualified for the main event. Ninth and seventh of the races, Valentin was eighth overall and qualified for the Super Final where he took an amazing start in second position behind American Brayton; both Ferrandis and Webb passed him early, but Valentin rode strong to secure a fourth overall. He came second when both riders crashed later in the race, and finally finished third as Soubeyras made a move before the end on the race. A great result for Valentin in his 450 Supercross debuts,just one week before Lille where he will find a stronger line up for two nights of racing, Saturday and Sunday.

Valentin Guillod: “In each sessions I felt better, and this weekend my goal was to finish between fifth and tenth position. In the first final I scored a ninth place, and a seventh in the second race which gave me an eighth overall, not so bad but it could have been better in the first one. In the main event I was second at the start behind Brayton, my goal was to avoid mistakes and ride clean. Three riders passed me during the race but two of them crashed, so I finished on the podium in third. I’m pleased of course with this result, I was not expecting this podium but it’s a reward for the job we did to prepare the SX events. I want of course to thanks all the people who support me, a great thanks to Yamaha but also to AlpineStars and Blackbird for their last minute support.”