MARC DE REUVER INTERVIEW – LA VOCE ESPERTA DEL MOTOCROSS!

Scritto martedì 10 Maggio 2016 alle 12:15.

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Intervista by Ryan Introvigne

Abbiamo cercato un esperto nell’ambiente del Motocross e siamo arrivati alla conclusione che l’ex Re della Sabbia Marc De Reuver è uno che ne sa parecchie, gli abbiamo fatto alcune domande su quello che era il Motocross allora e oggi, lui risponde nella maniera più sincera e, sicuramente, molto molto esperta!

Buona lettura!

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MXBARS – Ciao Marc, come stai? Sei tornato al 100% fisicamente? Hai avuto alcuni brutti infortuni ultimamente.
MARC DE REUVER – Ciao ragazzi, penso che non tornerò mai al 100% in vita mia ahahah…comunque si. Ho avuto grandi infortuni che mi daranno sempre problemi nella vita. L’anca sinistra che mi sono lussato nel 2008 mi fa male tutti i giorni, mentre la schiena devo dire che è abbastanza ok.

La decisione di ritirarsi arriva alla fine di una pazza carriera, dove hai corso per team differenti, alcuni anche ufficiali. Sicuramente ti sei tolto molte soddisfazioni, ma quale gara ritieni sia la più importante?
MDR – In assoluto il MXON 2004 dove ho quasi battuto Everts su un KTM 250 2t. E’ stato un weekend pazzesco, fantastico.

Hai corso anche il National negli USA, come è stata quella esperienza?
MDR – Si ho corso a Southwick nel 2008 con una Honda ufficiale. Si vociferava che avrei dovuto battere Stewart , ma io non ho mai detto ciò. James era di un altro pianeta quell’anno. Ho finito una manche al 3° posto (dopo essere partito 25simo NDR), mentre nella seconda mi sono dovuto ritirare a causa del troppo caldo, stavo per svenire!

Ci puoi raccontare qualche aneddoto? Qualcosa di pazzo che hai fatto prima o dopo una gara?
MDR – Hahaha penso di averne più di uno. Ma forse quello che ricordo di più è quando ho detto al mio meccanico Marcus di Honda Martin che avrei vinto il GP a Lierop.Ho vinto la prima manche facilmente mentre nella seconda mi sono scontrato con Barragan e ho recuperato da 15simo a primo in 3 giri. Il pubblico è impazzito e sono caduto di nuovo, ma comunque ho finito 3° e ho vinto il GP.

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Con quale team ti sei trovato meglio? E con quale hai avuto il peggior rapporto? Perchè?
MDR – Il migliore forse è stato CHAMP KTM con Kees Van der Ven. Il team era olandese, i risultati buoni e tutto nell’insieme era divertente. Poi la mia famiglia è stata l’Honda Martin nel 2008/2009, un grande team. Il peggior rapporto è stato con Yamaha Rinaldi. Il motivo? Perchè avevo firmato un contratto triennale e a febbraio 2007 ho avuto problemi di ernia alla schiena in seguito a dei test delle sospensioni. Avrei dovuto sottopormi ad un intervento ma la stagione sarebbe finita subito. Così i dottori mi hanno riempito la schiena di cortisone tutto l’anno per finire la stagione, ma non riuscivo a tenere la moto ufficiale come avrei voluto e ho avuto grandi crash. Alla fine , dopo averlo richiesto per tutto l’anno, mi hanno dato un motore stock e ho vinto l’ultima manche a Lierop nel 2007!! Ma ormai non mi volevano più. Stracciato il contratto di 3 anni, sono andato alla Honda Martin. Una delle migliori scelte della mia vita.

Ora lavori come commentatore part-time su Eurosport. Qual è il tuo punto di vista sulla MXGP 2016? Su Gajser e Febvre? Secondo te può Cairoli tornare al top? Quale pilota ti ha impressionato di più?
MDR – Bella domanda. La stagione è divertente. Come potete vedere sulle piste naturali vediamo delle belle lotte, mentre in tracciati come Messico e Thailandia no. La gente non sorpassa. Perchè? Perchè come fai a sorpassare quando trascorri l’ 80% del giro in aria? Ci sono troppi salti.
L’irrigazione e la preparazione dei tracciati invece sono migliorati molto.
Cairoli….Tony è un mio grande amico e rispetto sia lui che De Carli. Il Tony 2015 non è mai stato il Tony che tutti conosciamo. Il suo film è stato lanciato nell’inverno 2014 e questo gli ha tolto un mucchio di concentrazione sugli allenamenti, impegnato com’era con il viaggiare nelle varie sale cinematografiche. Tony è al top da 10 anni ormai, e anche lui è umano. Vedo che inizia a fare qualche bella prestazione e penso stia tornando. La stagione è molto lunga e io punto ancora su di lui.
Per il resto Gajser è quello che mi ha impressionato maggiormente. L’anno scorso non ha potuto mostrare la sua classe perchè correva con una moto da 35cv contro le KTM che ne hanno quasi 48. Adesso a parità di potenza vedete quanto forte possa andare. Febvre è un lottatore e mi piace il suo stile. Tony, Tim e Romain sono dei ragazzi con i piedi per terra, e questo ti porta lontano nello sport.

Cosa pensi riguardo a Villopoto e alla sua breve apparizione al MXGP World Championship?
MDR – Beh, io la penso diversamente da molta gente. Lui ha avuto le palle di venire qua, aveva tutto da perdere. Ed ha perso. Però è riuscito a vincere al suo secondo GP. Sinceramente per me mai NESSUN europeo avrà successo anche in USA. Gli USA sono un altro mondo. Solo Roczen è riuscito a fare qualcosa, ma Kenny è un talento puro, è speciale come nessun altro.

Molti rumors sul passaggio di Herlings in 450 il prossimo anno, come lo vedi? Al momento sembra essere tornato al 100% sia in termini di velocità che in termini di forma.
MDR – Vero. Ma il 450 non è un 250, se lo guida come fa con la piccola 250 avrà qualche problema. Ci sono ragazzi molto forti anche mentalmente in 450. Herlings vuole far vedere che è forte di testa ma non è così. Questo sarà il suo punto debole in 450. Non diventi campione solo col talento. Devi avere anche un cervello d’acciaio come Gajser e Febvre, e in tutto questo gioco il re è Tony.

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Le parole di Townley in Thailandia hanno generato un gran parlare. Quali sono le differenze , nella tua opinione, tra quando hai iniziato a correre ed al giorno d’oggi?
MDR – Si ha ragione. Ma si è scusato subito dopo, questa è una debolezza. Io ho sempre detto quello che penso, e non sempre son belle cose. Ma io non pretendo di essere un’altra persona, io sono Marc e agisco come Marc.
Ok la Youthstream ha portato il motocross ad un altro livello senza dubbio. Ma il limite d’età va cambiato.
Un bell’esempio è Butron. Lui avrebbe potuto avere una grande carriera in MX2, ma è dovuto salire in 450 e la sua carriera si è fottuta. Josè non è un tipo da 450, duro da dire ma è la verità.
Poi la EMX250 è piena di piloti che non dovrebbero essere lì. L’europeo dovrebbe essere solo per i piloti emergenti, non per veterani. Anche il programma è da rivedere. Prendiamo ad esempio un ragazzo spagnolo o italiano della 125 che va a correre in Inghilterra. Il papà mette pressione al figlio perchè si qualifichi, visto che hanno viaggiato tanto e speso tanto. Ore 7.45 del mattino di sabato , 10 minuti di libere, esce la tabella “INIZIO QUALIFICHE” ! Questi ragazzini devono imparare tutti i grandi salti e la pista in 10 minuti e fare subito un giro veloce mentre il padre impazzisce in pitlane perchè ha viaggiato cosi tanto e non vuole andare a casa. Ok niente qualifica. Ora devi fare la last chance con altri 40. Cadi in partenza ed è finita. Puoi tornare a casa e hai guidato solo 25 minuti. Sicuramente ridicolo.

Infine, quali sono i tuoi piani per il futuro, a parte goderti tuo figlio Jason? Sappiamo che hai una MX school. Ti piacerebbe gestire un Team, magari per giovani piloti olandesi oppure essere coinvolto con qualche Costruttore?
MDR – Ho una ragazza bellissima, è l’amore della mia vita, e mi sto godendo Jason a pieno. Ora faccio corsi di mx a tempo pieno, amo questo sport. La differenza tra me e tanti altri allenatori è che io so sia cosa fare per arrivare al top, sia cosa non fare, poichè son passato dal top al bottom molte volte ( dalle stelle alle stalle).

Grazie mille Marc, buona fortuna per il futuro.
MDR – Ciao ragazzi.

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