Dirt Shark- Euro Trip with Chad Reed
“Ciao a tutti sono Chad Reed e sono qui in Italia per prepararmi a correre un paio di GP!”
Sono stato qui (in Italia) un po’ di volte 15 anni fa.. avevo 18 o forse 19 anni… i ricordi che ho sono davvero belli, alcuni positivi e alcuni negativi… nel senso che l’ultima volta che sono stato qui ero con uno dei miei migliori amici, Andrew McFarlane, che ora non c’è più… e quindi tornare qui in questi posti e in questo ambiente mi fa tornare in mente un sacco di cose.
Dove sono cresciuto io è molto simile a qui, ma penso che gli Italiani e gli Europei abbiano portato il tutto ad un nuovo livello.. perchè questi ragazzi si fanno davvero il c**o e si preparano davvero duramente per correre.. ma poi quando è ora di pranzo o di fare pausa tornano tutti ad essere persone normali e vere.. ci si riunisce a tavola e si fanno lunghe chiaccherate con il team, e non si parla sempre per forza di moto o di cose tecniche, si vive semplicemente la vita.. e si beve sempre “qualcosina” per favorire la digestione.. qui si divertono.. ed è questo che io definisco “godersi la vita”.
Sono qui con la mia squadra, il mio meccanico “the Goose” (Mike Gosselaar) e il mio miglior amico e tester Michael Byrne dalla Florida. E’ molto importante avere persone come loro accanto in viaggio… persone che sanno godersi il momento e che non hanno sempre nostalgia di casa… persone che non si lamentano e che non dicono che il cibo fa schifo.. o che si lamentano perché non sanno parlare la lingua. I miei due compagni in di squadra sono persone particolarmente aperte che sanno davvero godersi il viaggio! Ragazzi la vita è breve e non si sa mai cosa ci aspetta… e per questo bisogna sempre divertirsi e godersi la vita.
Il Supercross è sempre stato il mio primo amore e la mia prima passione, ma quando quest’anno mi hanno proposto di venire qui a fine stagione per correre qualche GP mi è subito sembrata una cosa divertente da fare. Quando arrivi qui e vedi tutto di persona ti rendi conto che è tutto fatto ad alto livello, Giuseppe Luongo lavora davvero molto bene. Penso che organizzare i GP in due giorni vada anche bene, ma penso che dovrebbero eliminare le gare del sabato. A parte questo sono davvero molto ben organizzati, si corre sempre in orario, le piste sono preparate bene e le strutture della PitLane, del paddock e dell’Hospitality sono fantastiche.
Penso che ormai sia ben chiaro a tutti che il livello di guida, e il talento dei piloti in Europa sono al massimo di sempre…
Cairoli ed io ci conosciamo da tanto tempo e siamo semplicemente amici.
Tony Cairoli: “Quando Chad è andato a correre in America io ero ancora piccolino ma già lo seguivo quando correva nei GP.. penso che sia uno dei più grandi di tutti i tempi in quanto a tecnica su una pista di Supercross.”
Cairoli è 8 volte Campione del Mondo e quest’anno sta facendo fatica… e sono bene cosa vuol dire e come ci si sente.
Herlings è un tipo interessante.. nel senso che non lo conosco abbastanza bene per capire come pensa e le sue motivazioni… ma sarei molto interessato a sapere perché ha voluto rimanere in MX2 per così tanto tempo.. intendo dire che sono anche io come tutti voi, sono un appassionato di questo sport e voglio vedere i migliori talenti gareggiare tutti insieme nella classe regina, che è la MXGP.. Se pensiamo a Gajser e Herlings l’anno scorso.. Gajser era nessuno in confronto a JH.. non sapevamo neanche bene chi fosse, era solo un ragazzino su una Honda che ogni tanto saliva sul podio.. ma quando poi Herlings è uscito di scena Gajser ha cominciato a migliorare.. ha vinto un paio di gare e poi il titolo mondiale! Ma quando si è presentato al Nazioni con il 450 era ancora un pilota mediocre.. e adesso solo un anno dopo abbiamo un Gajser che ha alzato il livello di molte tacche.. i suoi risultati parlano da soli, Gajser è “uno serio”.
Non ho mai creduto nè capito il modo “Americano” di assumere i ragazzini per farli diventare dei piloti, penso che in USA diventino PRO troppo presto.. a Matterley ho visto bene come è organizzata la MXGP, questi ragazzini non devono andare bene solo in una manche o solo un weekend… devono essere bravi per tutta una stagione, weekend dopo weekend e in condizioni sempre diverse.. fango, pioggia, sabbia Lommel.. qui hai l’opportunità di vedere questi giovani piloti in tante condizioni diverse e penso che così si può davvero capire bene quali sono i migliori.
Quando io sono partito da casa a 18 anni non avevo idea di come e di cosa avrei dovuto fare.. non avevamo delle regole e nessuno ci ha detto se fate questo, questo e quell’altro arriverete a questo livello..
(Secondo me in USA i ragazzini cominciano troppo presto a fare i PRO) ma lì non si può dire niente perché gli Americani pensano sempre di essere i migliori e di fare tutto meglio di tutti.
Se penso al Marzo 1998 quando sono diventato Pro.. mi vedo qui oggi a Luglio 2016 e mi vengono in mente tante cose.. io ero un tipo da McGrath e nel Supercross di quegli anni si vedeva proprio che si divertivano.. oggi invece vedo tutti questi piloti che vincono le gare e che vincono i titoli ma che non sembra che si divertano veramente.. oggi si vive una routine tutta diversa.. una volta prima si lavorava duramente e poi ci si godeva la vita, e ci si divertiva davvero a correre e a fare quello che sapevi fare meglio di tutti gli altri. Quando nel 2004 sono stato vincente e poi ho vinto il campionato SX era tutto più piacevole.. ed è questo quello che cerco di continuare a fare, voglio rimanere quel ragazzo che si diverte e si gode la vita.
Credo al 100% che Chad Reed può ancora vincere nel Supercross.
Quello che abbiamo imparato quest’anno in questo viaggio non lo cambierei per niente al mondo… non avremmo mai potuto imparare così tanto neanche se fossimo rimasti a casa a testare. Adesso abbiamo le idee molto chiare e sappiamo bene cosa ci serve per prepararci al 2017, e penso di avere accanto il giusto gruppo di persone per farcela.. si perché penso che Chad Reed può ancora vincere!
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