ILLER ALDINI INTERVIEW – “Passione incosciente!”

Scritto martedì 7 Marzo 2017 alle 08:55.

Intervista by Ryan Introvigne

Siamo andati ad intervistare un grande meccanico e preparatore a livello internazionale, ora anche Team Manager del JTech Suzuki, impegnato con i 3 piloti Ken De Dycker (RMZ 450 – MXGP); Giuseppe Tropepe (RMZ 250 – MX2/Camp. Ita) ; Emil Weckman (RM 125 AF – EMX 125/Camp. Ita) su vari fronti, sia a livello nazionale che internazionale. Per capire di chi stiamo parlando basta leggere il suo curriculum qui sotto 🙂 

 


Ciao Iller, raccontaci in breve la tua storia e come è nato il Team Jtech.

Ciao, ho cominciato la carriera con Rinaldi alla TGM nel 1974, splendida esperienza culminata con il secondo posto nel mondiale 1980. Passato alla Suzuki nel 1983 sempre con Rinaldi vincendo il mondiale 125 l’anno successivo. Nel 1989 con Alex Puzar arriviamo secondi nel mondiale 125 e l’anno dopo vinciamo il mondiale 250. Nel 1992 passiamo a Yamaha e terminiamo il mondiale primi, secondi e quarti con i piloti Donny Smith, Bob Moore e Puzar. Stupenda annata!
Nel 1994 ancora campioni 125 con Bob Moore su Yamaha, ottimo risultato ottenuto con moto di serie interamente preparata in casa. Nel 1999 passaggio al 4 tempi vincendo il mondiale con Bartolini con la Yamaha 426!
Nel 2002 con le Honda Vismara nella classe 250 secondi e terzi con Pit Beirer e Coppins.
Poi mi sono ritirato dalle gare dopo oltre venti anni. Con il mio team nel 2008 ho vinto l’under 18 con Federico Bracesco, l’under 19 nel 2009 con Alessandro D’Angelo e il Campionato Italiano MX2 nel 2012 con Alessandro Battig. La passione o l’incoscienza mi ha fatto ritornare nel mondiale nel 2012 fondando insieme a Rinaldi, cugino di Michele, il team JTech. Insieme le gare le andavamo a vedere e abbiamo pensato di tornare attivamente. E nel 2015 abbiamo vinto L’Europeo 250 con Nick Kouwenberg.

 


Dopo alcuni anni di affiliazione ad Honda, per il 2017 il Team si affida a Suzuki.Quali sono i motivi e quali cambiamenti ha comportato questa transizione?
Abbiamo deciso di lasciare Honda perché con Honda Europa non c’era la possibilità di avere un programma duraturo. Honda faceva i programmi a settembre, per un solo anno e in questo modo era impossibile contattare piloti decenti, visto che tutte le altre squadre si muovono già a giugno. Suzuki era la soluzione più appetibile visto che volevamo correre anche in 125. Abbiamo avuto la possibilità di avere un pilota giovane quindi di lavorare con un programma a lungo termine.

 
Su cosa state lavorando maggiormente per migliorare le RMZ?
Stiamo lavorando a 360 gradi per migliorare motore e sospensioni visto che partiamo dalla moto standard.

 
Abbiamo visto in anteprima la nuova RMZ 450 2018. C’è la possibilità che la possiate usare già a fine stagione?
Credo che la moto nuova sarà solo per il team ufficiale.

 
Per questa stagione si è unito a voi anche un pilota del calibro di Ken De Dycker, pensi possa servire la sua esperienza per aiutare Emil e Giuseppe? Come ti trovi a lavorare con lui?
È sicuramente un onore lavorare con Ken. Sta lavorando sodo per riprendersi dagli infortuni subiti l’anno scorso e lo vedo tranquillo e volenteroso. Da metà stagione potrà prendersi e darci qualche soddisfazione. Se lo merita!


Giuseppe sta crescendo di anno in anno, dove pensi possa arrivare quest’anno in termini di classifica mondiale?
Giuseppe è una sfida e può fare bene ma deve imparare a ragionare di più. In gara ha un carattere molto aggressivo e questo lo porta a commettere errori che poi spesso compromettono il risultato ma sta lavorando bene!

 
Parlando di Emil, il ragazzino sembra promettente con la sua guida aggressiva e determinata.
Per quanto riguarda Emil credo che potrà diventare un grande pilota. È minuto per la sua età, 15 anni appena compiuti, ma è molto determinato. È la nostra scommessa!

 
Inoltre ha a disposizione una bellissima RM 125 AF special, parlaci dello sviluppo della moto in questione. A livello di motore sei soddisfatto dei risultati raggiunti rispetto alla concorrenza?
La 125 ci sta dando grandi soddisfazioni. L’aveva fatta Valenti per il suo museo. Rivista e corretta va molto bene così come Il motore che, rivisto e corretto, sta diventando molto performante. Agli assoluti non aveva nulla da invidiare alle Husky e KTM!

 
Possiamo dire che il mondiale di JTech inizia quindi ufficialmente ad Arco di Trento?
Sì, la stagione per noi comincia ad Arco e  a Valkenswaard con L’Europeo. Saremo presenti all’Italiano con Tropepe e Weckman.

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